Home

Storia della Loggia

Storia dell'Arco Reale

Arco Reale

Eventi

Tavole

Links e contatti

Biblioteca

Cencaolo Fiorenza

Blog

 

 

Saluto del Maestro della Loggia M.V.

Cari Fratelli, permettetemi di ringraziarvi per l'onore che avete voluto riservarmi: onore, ma anche onere perché il M.V. sente in sé una responsabilità morale verso ogni fratello, deve ascoltare, ancora saper ascoltare, con l'auspicio che ogni fratello veda in tale figura non solo colui che unitamente ai sorveglianti conduce i lavori di Loggia, ma colui a cui potersi confidare e consigliare. In questa società dove se non tutto, molto è egoismo, c'è fortunatamente chi sente la necessità di un risveglio morale, che significa non accettare l'affermazione di una visione esclusivamente materialista della vita. Chi ha a cuore le libertà personali e quelle della comunità nella quale vive, chi crede nel rispetto del prossimo, chi ritiene che libertà, tolleranza, fratellanza non siano parole vuote, ma concetti fondanti da difendere e arricchire ogni giorno, sa e deve essere consapevole che ha doveri precisi verso se stesso e verso chi lo circonda. Il Massone per la sua continua ricerca di perfezionamento etico e conoscitivo, non può che essere un uomo il cui comportamento è sempre guidato dalle norme morali. Le regole morali insite negli Antichi Doveri si riferiscono all'essere all'interno dei lavori rituali, alle relazioni tra fratelli entro e fuori del Tempio, e con il mondo profano. I fratelli devono sentirsi uniti nel comune cammino del perfezionamento, per questo sono da ritenersi non consoni quei comportamenti che pongono in primo piano la propria individualità senza tener conto di quella altrui, dimenticandosi così della centralità della catena d'unione. San Paolo scriveva nella lettera ai romani “ ma tu perché giudichi il tuo fratello?Proponiamo piuttosto di non essere d'inciampo o scandalo a danno del fratello